Ulrico Hoepli, 1897. — 108 p.
Le prime cinque hanno l'istesso suono che conservano nella lingua italiana, mentre la e da un suono nasale chiuso che si awicina all'ita-liano dell'a; per es.: Ijenk (brodo) che si pro-nunzia glianc; e l'altra vocale e e una muta simile alia vocale francese e quando si trova in fine di parola. Bisogna notare pero che quando la e si trova fra due consonanti, per legge fo-netica viene soppressa, per es.: invece di dire i gapet (aperto) bisogna pronunziare i gap't.